DIAMOND PIPELINE 2013
I dati relativi alla “Diamond Pipeline” del 2013 – raccolti ed
elaborati come sempre da Chaim Even-Zohar per la newsletter Tacy Ltd – sembrano
essere molto simili a quelli del 2012 (aggiornati e riportati fra parentesi):
Ø
La produzione globale di grezzo è stata di 15,56
miliardi di dollari (2012: $ 15,50 miliardi). La stima è di circa 135 milioni
di carati estratti al prezzo medio di $ 114,82 per carato circa;
Ø
Il maggior produttore di grezzo è stata la
Russia (Alrosa) con 38 milioni di carati (2012: 33,2 milioni di carati) di cui
26,7 milioni di carati, qualità gemma, al prezzo di $ 126,10 al carato (2012: $
134,30 al carato) e 11,3 milioni di carati, qualità industriale, al prezzo di $
9 al carato (2012: $ 10,1 al carato);
Ø
Il tagliato ammonta al valore di $ 21,6 miliardi
(2012: $20,7 miliardi) ai prezzi di vendita all’ingrosso;
Ø
Le vendite al dettaglio di gioielleria con
diamanti ammontano a $ 74,48 miliardi (2012: 72,1 miliardi);
Ø
Il consumo di diamanti tagliati è diminuito del
5% in India ed è aumentato di qualche decimo di punto percentuale negli Stati
Uniti ed in Giappone. Il mercato con il maggior incremento è stato quello
cinese con il 12%, specialmente nella fascia di merce di minore qualità;
Ø
Si sono registrate ridotte possibilità di
finanziamento dell’industria dei diamanti dovute alla decisione di alcune banche
specializzate di ritirarsi da questo tipo di business;
Ø
Sono stati aggiunti cinque nuovi sightholders ai
clienti diretti della Diamond Trading Company della De Beers.
SE' anche stato sperimentato un decremento di circa il 20% nel consumo di diamanti di "seconda mano" (riutilizzati) che nel 2013 avrebbe riversato nella pipeline un ammontare di circa 960 milioni di dollari. Vi è invece stato il consolidamento dell'uso di sintetici, il cui ammontare, tuttavia, non è ancora quantificabile poichè non si conoscono con precisione le cifre di produzione.
SE' anche stato sperimentato un decremento di circa il 20% nel consumo di diamanti di "seconda mano" (riutilizzati) che nel 2013 avrebbe riversato nella pipeline un ammontare di circa 960 milioni di dollari. Vi è invece stato il consolidamento dell'uso di sintetici, il cui ammontare, tuttavia, non è ancora quantificabile poichè non si conoscono con precisione le cifre di produzione.